lunedì 14 maggio 2007

ALIVE!

Amici!!!! Aspettate, aspettate un attimo, ho bisogno di allungare le braccia fin là e abbracciarvi in modo collettivo per qualche secondo! . . . ok, fine delle smancerie..:-)

Finalmente riesco a scrivere qualcosa, seppur con il tempo di nuovo contato.

Dunque, ricapitolando.. qualche notizia nonostante la latitanza è arrivata: avete visto le nostre facce all’arrivo nella calda e umida Kampala nel blog del teo (che sbriciola l’ultimo piccolo scampolo di vanità femminile che mi rimaneva in Italia) e avete letto un po’ di quello che ho negli occhi in quello della tamy(grazie!). Nonostante il timore di Giacomo, giustificato dalla mia proverbiale sbadataggine, fortunatamente non sono ancora incappata in nessuna mina antiuomo e sto bene! tolta l’abbronzatura da muratore, la pelle squamata e lo stomaco in subbuglio.

Prima settimana intensissima sebbene qua il tempo non sia, nel modo più assoluto, un’entità misurabile e per questo diventi labile, variegata, lunghissima/evanescente: piena di cose da fare e di attese, di atteggiamenti da capire e pensieri da assorbire. Ho incontrato tantissime persone e partecipato ai rituali formali che le presentazioni singole e comunitarie hanno qui: AFOIO! I TIE’? A TIE’! Ci si saluta con le mani strette all’altro, con un lieve piegamento e si ripete due o tre volte come stai, grazie, bene, VUELO (ospite) siamo molto felici di darti il benvenuto, AFOIO MATEK!Grazie tante e così via. Sono stata presentata alla comunità durante la messa della domenica, messa cattolica lunga e articolata, ma africana con musiche africane e canti e danze e bambini seduti in terra a decine e preghiere intense e volti concentrati; sono salita vicino all’altare e mi sono presentata in inglese mentre un catechista traduceva il mio ringraziamento. Mi sono seduta su una stuoia di fronte alla capannina di un vecchio anche solo per qualche chiacchiera e qualche sorriso, per sapere come sta e vederlo fumare avidamente una sigaretta donata.

Ho visto le donne farsi chilometri con in testa una tanica da venti litri in equilibrio, una da dieci in una mano e un bambino sulla schiena tutto il giorno e ho visto come si ripara un pozzo comprendendone davvero l’importanza. Poi un po’ di cibo ai più anziani, a quelli che non possono più andare a zappare e pesano su famiglie povere. E povero qui diventa una aggettivo nuovo. Ho rispolverato come si uccide, spiuma e pulisce un pollo dopo che l’ennesimo signore ce lo ha donato perchè così si fa quando sei un ospite invitato. E abbiamo accompagnato un po’ di persone in ospedale, ma questa è un’altra storia, che va raccontata con calma.

Ho pensato tantissime volte alla mia nonna e a quello che vedevo nei suoi occhi.

Si respira libertà. Forse è la semplicità

Quando l’uomo stesso nelle sue molteplici sfaccettature e l’umanità più o meno consapevolmente intrecciata sa essere nello stesso tempo e in modo così duro, causa sprezzante e vittima incolpevole diventa difficile districare i fili della matassa.

Presto foto e altro per ora accontentantevi..;-)


P.S: Un pensiero gigante alla mia famiglia..


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Io per ora leggo e piango, piango e leggo.. e basta!

CugiLeti ha detto...

Cara Ramo,
finalmente posso scriverti..sai ti penso tanto e ti immagino laggiù con il tuo sogno che si realizza.
Fatti forza mi raccomando che quassù siamo tutti con te..( a proposito di tutti..non ho ancora sentito i commenti dello zio frank!!! :))Mi manchi tanto..ma quando sei triste ripensa ai 4 giorni a Prage e se qualcuno ti dà fastidio digli:MA COSA VUOLE QUELLO LI'!!!!????
Ti voglio tanto bene pina...
un bacino

simopina ha detto...

ciao super pina..finalmente riesco a leggerti..
sai qui ci manchi tantissimo, ma sappiamo che anche laggiù hanno tanto bisogno di te..
mi raccomando pensaci..noi lo facciamo ogni giorno!!!!
ti voglio bene dolce ramunin!!
saluta il teo..
bacini..simo.

Sabrina ha detto...

Bella sorellina..
com'è che piango ogni volta che entro in questo blog? Bello leggere le tue avventure, le tue emozioni..come un romanzo..(il primo libro che la mia sorellina mi ha fatto leggere di Daniel Pennac). Ti seguo, ti leggo, ti vivo.. Abbracci colorati d'arancio e al profumo di muschio bianco...

Giacomo ha detto...

mi sta venendo il diabete con tante sdolcinatezze (si dirá cosi???).
Allora ramo?!?!?! I picchi africani sono interessanti?!?!
I tempi sono lungi per tutto tutto....tutto????
un bacio e un abbraccio!